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Il professionista e il D.Lgs. 231/2001

L'evoluzione della responsabilità degli enti - Il procedimento di accertamento e le sanzioni - Il modello 231 tra adeguati assetti organizzativi e compliance integrata - Gli illeciti tributari e l'aggiornamento del modello - Il ruolo dell'organismo di vigilanza (anche) nell'emergenza sanitaria

A cura di De Vivo Annalisa
— IPSOA — Anno 2021
A quasi vent’anni dall'emanazione del D.Lgs. 231/2001, il costante ampliamento del catalogo dei reati e le istanze di riforma hanno contribuito a mantenere vivo l’interesse verso la disciplina della responsabilità amministrativa degli enti.
In effetti, il sistema di prevenzione contemplato dal Decreto in questione, che affida all’organo giudicante la valutazione in merito all’adeguatezza organizzativa dell’ente, nel tempo ha prestato il fianco a non poche criticità nell’interpretazione e nell’applicazione della normativa: le numerose pronunce giurisprudenziali finora succedutesi hanno riconosciuto soltanto in pochissimi casi una valenza esimente ai modelli organizzativi adottati, evitando la comminazione di sanzioni a carico delle società coinvolte nei procedimenti giudiziari. Ciò ha ostacolato la diffusione di un approccio propositivo nei confronti della normativa e l’adozione dei modelli organizzativi da parte delle imprese, che in molte circostanze hanno erroneamente interpretato la compliance al D.Lgs. 231/2001 come un (inutile) aggravio di oneri.
La maggiore diffusione di una cultura d’impresa finalizzata al rafforzamento dei meccanismi di corporate governance e gestione dei rischi impone con urgenza, da un lato, il tema dell’esigenza di modifiche degli aspetti “procedurali” della normativa e, dall’altro, l’introduzione di meccanismi premiali tali da stimolare la diffusione – soprattutto nelle imprese di minori dimensioni – della cultura dei controlli e della prevenzione dai rischi, anche attraverso l’adozione dei modelli organizzativi previsti dal Decreto.
A tal fine, anche questa terza edizione del volume non omette di ribadire la centralità del ruolo del professionista economico-giuridico, le cui competenze risultano indispensabili al soggetto che intenda implementare il proprio sistema di risk management e compliance aziendale in modo corretto ed efficiente.

A chi si rivolge

  • CFO
  • dirigente d’azienda
  • legale societario
  • associazioni di categoria
  • dottori/ragionieri commercialisti
  • avvocati
  • consulenti aziendali

Indice sintetico

  1. Il D.Lgs. n. 231/2001: l’impianto normativo
  2. I reati presupposto: l’evoluzione del “catalogo 231”
  3. IL SISTEMA SANZIONATORIO E IL PROCEDIMENTO DI ACCERTAMENTO DELLA RESPONSABILITÀ DELL’ENTE
  4. I REATI PRESUPPOSTO: L’EVOLUZIONE DEL “CATALOGO 231”
  5. L’ORGANISMO DI VIGILANZA: RUOLO E FUNZIONAMENTO
 
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