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Transfer pricing e paradisi fiscali

Principi OCSE - Convenzioni internazionali - Ruling - Indeducibilità delle spese

Autori Alonzo Piero, Scifoni Gianfilippo, Pallaria Gianfranco, Committeri Gian Marco
— IPSOA — Anno 2013

Sempre maggior rilevanza hanno assunto le politiche di determinazione dei “prezzi di trasferimento” relativi alle cessioni di beni e alle forniture di servizi tra le diverse società appartenenti al medesimo gruppo e residenti in Paesi diversi. I diversi Stati hanno da tempo introdotto normative intese a regolamentare, in base al principio di libera concorrenza, la determinazione del valore da attribuire alle transazioni tra soggetti residenti e soggetti esteri. Fondamentale importanza rivestono le istruzioni applicative predisposte dall’OCSE, le cui Guidelines del 1995 hanno subito un’evoluzione con le modifiche introdotte nel luglio 2010 che hanno affermato la necessità di applicare il metodo più appropriato al singolo caso.

La complessità della normativa ha imposto la previsione di apposite procedure con le quali i contribuenti interessati possono interpellare, ex ante, l’Amministrazione finanziaria in merito alla ricorrenza dei presupposti applicativi delle diverse discipline nonché di procedure amichevoli (cosiddetti agreement procedures, o più semplicemente, MAP) nell’ambito dei trattati bilaterali.

Il volume costituisce una guida per una corretta comprensione e applicazione di tali normative, affrontando con taglio operativo:

  • l’analisi comparata delle analoghe discipline presenti negli ordinamenti degli altri Paesi economicamente avanzati;
  • l’illustrazione degli orientamenti di prassi e di giurisprudenza nonché dei criteri guida dettati in ambito comunitario ed OCSE;
  • la nozione di Paese a fiscalità privilegiata e di Paese che consente un adeguato scambio di informazioni;
  • l’esame degli istituti di prevenzione e risoluzione dei conflitti suscettibili di insorgere con riguardo al transfer pricing;
  • la disamina delle problematiche elusive che possono riguardare le operazioni in discorso.

STRUTTURA

I. IL TRANSFER PRICING
1. IL “TRANSFER PRICING”: ASPETTI GENERALI E METODI DI DETERMINAZIONE DEL PREZZO DI TRASFERIMENTO NELLE “GUIDELINES” DELL’OCSE

1.1 Le imprese multinazionali ed il “transfer pricing”
1.2 Il “transfer pricing” e i trattati contro le doppie imposizioni
1.3 Le direttive generali OCSE per la determinazione del prezzo di libera concorrenza
1.4 La valutazione del grado di comparabilità delle transazioni
1.5 L’utilizzo dei metodi di determinazione del “transfer pricing”
2. LA DISCIPLINA ITALIANA
2.1 Introduzione
2.2 I destinatari della disciplina
2.3 Le operazioni soggette alla disciplina
2.4 Il valore normale come prezzo di libera concorrenza
2.5 I metodi di verifica tradizionali secondo l’amministrazione finanziaria
2.6 I metodi di verifica alternativi secondo l’amministrazione finanziaria
2.7 I servizi infragruppo
2.8 Le cessioni di beni immateriali
2.9 I “Cost Sharing Agreements” (CSA)
2.10 La documentazione idonea
2.11 Le operazioni di finanziamento e gli interessi infragruppo
2.12 L’orientamento della giurisprudenza
3. IL “TRANSFER PRICING” INTERNO
3.1 Introduzione
3.2 Il prezzo di trasferimento interno e l’elusione fiscale
3.3 L’orientamento giurisprudenziale
3.4 L’orientamento ministeriale
3.5 Conclusioni
4. LE OPERAZIONI INFRAGRUPPO SECONDO I PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI
4.1 Introduzione
4.2 Lo IAS 24 “Related party disclosure”
5. GLI STRUMENTI DI PREVENZIONE E RISOLUZIONE DEI CONFLITTI IN MATERIA DI “TRANSFER PRICING”
5.1 Gli strumenti amministrativi per evitare il contenzioso
5.2 Il “ruling” di standard internazionale
5.3 L’“European Joint Transfer Pricing Forum”
6. LA DISCIPLINA DEL “TRANSFER PRICING” IN ALTRI PAESI INDUSTRIALIZZATI
6.1 La disciplina del “transfer pricing” negli Stati Uniti
6.2 La disciplina del “transfer pricing” in Cina
6.3 La disciplina del “transfer pricing” in Francia
6.4 La disciplina del “transfer pricing” in Germania
6.5 La disciplina del “transfer pricing” in Giappone
6.6 La disciplina del “transfer pricing” nel Regno Unito

II. I PARADISI FISCALI
1. LA QUALIFICA DI PAESE A FISCALITÀ PRIVILEGIATA

1.1 La pianificazione fiscale internazionale ed i Paesi a fiscalità privilegiata
1.2 I Paesi a fiscalità privilegiata e le pratiche fiscali dannose nei rapporti OCSE
1.3 I riflessi del dibattito OCSE nel diritto tributario italiano
1.4 I Paesi “black list” ai fini del regime di indeducibilità dei costi, delle spese e dei servizi
1.5 La riforma della Finanziaria 2008: dai Paesi “black list” ai Paesi “white list”
2. LA DISCIPLINA ITALIANA
2.1 L’indeducibilità di costi, spese e servizi professionali in Italia
2.2 I presupposti soggettivi
2.3 I presupposti oggettivi
2.4 Le cause esimenti e la prova contraria in caso di imprese
2.5 Le cause esimenti e la prova contraria in caso di professionisti
2.6 L’interpello preventivo e gli orientamenti amministrativi
2.7 La separata indicazione in UNICO
2.8 Il rapporto con il regime CFC
2.9 Il contrasto alla sottocapitalizzazione: l’indeducibilità degli interessi passivi
2.10 L’indeducibilità dei costi e la disciplina sull’esterovestizione
2.11 Il rapporto con la clausola di non discriminazione convenzionale


 
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