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il fisco, che si avvicina ai 50 anni di pubblicazione, è la rivista fiscale per eccellenza. Diretta da Gianfranco Ferranti coadiuvato da un team di esperti provenienti dal mondo professionale, dell’amministrazione pubblica, aziendale e della ricerca, affronta ogni settimana le questioni più attuali e controverse offrendo interpretazioni, soluzioni e risposte a professionisti e imprese. In ogni numero:
• l’analisi sistematica delle più importanti novità normative, di prassi o giurisprudenziali, e delle problematiche interpretative che ne derivano
• gli approfondimenti sulle questioni applicative “aperte” da risolvere per la corretta gestione degli adempimenti contabili e fiscali di studi professionali e aziende
• gli articoli “de iure condendo”, con l’esame dei principali interventi di riforma e le proposte, formulate dai più qualificati autori del settore, di interventi normativi e interpretativi
• i commenti a sentenza che orientano il lettore nel vasto panorama di produzione giurisprudenziale e di prassi amministrativa, aiutandolo a comprendere l’effettiva valenza dei principi di diritto affermati
• la tempestiva segnalazione, con la Rassegna della settimana, delle principali pronunce giurisprudenziali, per affrontare in modo vincente il contenzioso tributario
Riforma fiscale - il fisco continuerà a seguire tutti gli sviluppi della riforma, dai prossimi decreti attuativi ai primi Testi Unici, fino al tanto atteso Codice Tributario, con tempestivi aggiornamenti e approfondimenti delle più autorevoli firme. Costituendo, come sempre, un “laboratorio” per il confronto delle opinioni e per la ricerca delle soluzioni utili ad affrontare tutte le questioni interpretative che con la nuova normativa si porranno per studi professionali e aziende.
Nell’ambito della nuova disciplina dell’agevolazione relativa alle persone fisiche “impatriate” è stato stabilito che i lavoratori debbano possedere requisiti di elevata qualificazione o specializzazione e sono previste regole particolari per le attività svolte in continuità con quelle estere. Non è stato, invece, espressamente sancito che debba sussistere il collegamento tra il trasferimento di residenza e l’inizio dell’attività, analogamente a quanto avvenuto nella precedente disciplina.
Nel solco delle coordinate tracciate dalla Legge delega, l’art. 2 del D.Lgs. n. 209/2023, Decreto legislativo sulla fiscalità internazionale, quanto alla disciplina della residenza fiscale delle società (e degli enti non societari), introduce, sia in ambito IRPEF che IRES, in sostituzione dei “vecchi” criteri sostanziali della sede dell’amministrazione e dell’oggetto principale, quelli “nuovi” della sede di direzione effettiva e della gestione ordinaria in via principale, declinandoli nella loro concreta operatività; con ciò uniformandosi alla lettura che dei “vecchi” criteri già forniva la più recente giurisprudenza di legittimità. Alla luce dei “nuovi” criteri, operanti anche per le holding di partecipazioni, indipendentemente dalla loro natura (miste, passive o di gestione dinamica), non si può escludere a priori la eventuale rilevanza, in taluni casi, dell’attività di direzione e coordinamento della capogruppo (o dell’entità del gruppo all’uopo deputata).
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